Contesto di pesca su piccola scala
La pesca su piccola scala, che comprende tutte le attività lungo la catena del valore nelle acque marine e interne, svolge un ruolo essenziale nella sicurezza alimentare e nella nutrizione. Secondo le stime, la pesca su piccola scala impiega oltre il 90% dei circa 120 milioni di persone impiegate nella pesca. Si stima che il 97 per cento di questi pescatori vive nei paesi in via di sviluppo. Inoltre, circa la metà di coloro che lavorano nella pesca su piccola scala sono donne, per lo più impegnate in attività post-raccolta, in particolare commercializzazione e trasformazione. La pesca su piccola scala viene sempre più riconosciuta, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, per il loro contributo a sistemi alimentari sostenibili e per le opportunità che presentano per lo sviluppo sostenibile e l’eliminazione della povertà (Banca mondiale, 2012).
Le piccole comunità di pescatori sono spesso trascurate e i loro attori tendono a non essere coinvolti nei processi decisionali che influenzano la loro vita e il loro futuro (FAO, 2018). Laddove questo tipo di abbandono esiste nelle catene del valore della pesca su piccola scala, è essenziale compiere sforzi per consentire all’organizzazione sociale dei pescatori di rafforzare la propria voce. In mancanza di ciò ostacola la piena estensione dei loro diritti umani, compresi i diritti civili, politici, economici, sociali e culturali. Altrettanto importante, i pescatori devono avere la capacità e le strutture necessarie per ottimizzare la quantità e la qualità del prodotto oggetto di scambio, in quanto ciò è fondamentale anche per ridurre la pressione delle risorse e preservare gli ecosistemi marini per le generazioni future.
Esiste un evidente nesso tra le sfide che devono affrontare le piccole comunità di pescatori e gli obiettivi degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS). Infatti, l’importanza di affrontare le sfide inerenti alla pesca su piccola scala per produrre alimenti sicuri e di alta qualità e raggiungere i mercati è esplicitamente riconosciuta dall’obiettivo SDG 14.b: «Fornire accesso ai piccoli pescatori artigianali alle risorse e ai mercati marini» e dall’obiettivo SDG 2.3: «Entro il 2030 raddoppiare la produttività agricola e il reddito dei piccoli produttori alimentari, in particolare donne, popolazioni indigene, agricoltori familiari, pastori e pescatori, anche attraverso un accesso sicuro e paritario alla terra, altre risorse produttive e fattori produttivi, conoscenze, servizi finanziari, mercati e opportunità per aggiunta di valore e occupazione non agricola».
I governi, le imprese private, le ONG, le agenzie di sviluppo e la società civile hanno tutti un ruolo essenziale da svolgere nel potenziare le catene del valore, le operazioni post-raccolta e gli scambi commerciali per facilitare l’accesso al mercato dei piccoli pescatori e dei pescatori. Tali sforzi contribuiscono a migliorare la sicurezza alimentare e la riduzione della povertà nelle comunità di pescatori e, più in generale, a realizzare l’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
*Fonte: Zelasney, J., Ford, A., Westlund, L., Ward, A. e Riego Peñarubia, O. eds. 2020. Garantire una pesca sostenibile su piccola scala: presentazione delle pratiche applicate nelle catene del valore, nelle operazioni post-raccolta e nel commercio. Documento tecnico della FAO per la pesca e l’acquacoltura n. 652. Roma, FAO. https://doi.org/10.4060/ca8402en *
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