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Aqu @teach: Pianificazione della parte di acquacoltura a ricircolo per un sistema acquaponico

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Nell’acquaponica, è molto importante che l’input e l’output dei nutrienti siano in equilibrio durante l’intero periodo di crescita delle piante. Questo equilibrio può essere controllato principalmente utilizzando due approcci diversi:

  • Approccio 1: viene utilizzato un sistema di acquacoltura a ricircolo esistente (RAS) per dimensionare l’unità idroponica corrispondente con le piante (figura 12). Questo approccio è coperto dall’Esercizio del Modulo 5 (bilancio idrico nutriente).

  • Approccio 2: la RAS è dimensionata in base alla produzione di piante e pesce desiderata (figura 13). Questo è coperto da Esercizio nel Modulo 2.

L’obiettivo di dimensionare la parte RAS di un sistema acquaponico è di adeguare le diverse fasi di trattamento delle acque al fine di ottenere sia una buona qualità dell’acqua per i pesci, sia un sufficiente apporto di nutrienti per le piante. È sempre un vantaggio se il sistema è il più inalterato possibile dalle fluttuazioni stagionali (temperatura, ossigeno disciolto, ammonio, nitrito e nitrato). In generale, si può affermare che un grande volume d’acqua e una bassa densità di stoccaggio rendono i sistemi più stabili. È importante che sia programmato tutto l’anno e che si tenga conto delle differenze tra le specie ittiche e vegetali e delle fasi di crescita di tutte le specie. Come supporto per questa pianificazione, si raccomanda di utilizzare la «Base di pianificazione per la quotatura della parte di un modello di sistema Aquaponic» (Tschudi 2018).

Figura 12: Dimensionamento dell’assorbimento dei nutrienti vegetali in base alle dimensioni RAS esistenti

Figura 13: Produzione voluta di piante e pesce e corrispondente dimensionamento della RAS

*Copyright © Partner del progetto Aqu @teach. Aqu @teach è un partenariato strategico Erasmus+ per l’istruzione superiore (2017-2020) guidato dall’Università di Greenwich, in collaborazione con l’Università di Scienze Applicate di Zurigo (Svizzera), l’Università Tecnica di Madrid (Spagna), l’Università di Lubiana e il Centro Biotecnico Naklo (Slovenia) . *

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